L’attaccatura dei capelli è una caratteristica personale che va a variare da individuo a individuo e, soprattutto, che cambia con il progredire dell’età. Sono molteplici le peculiarità che vanno a segnare la differenza tra una attaccatura e l’altra provvedono la forma e l’altezza rispetto alla fronte. Andiamo a scoprire quali sono le principali tipologie di attaccatura.
Differenze di attaccatura capelli tra uomo e donna
La forma e l’altezza dell’attaccatura vengono influenzate da una serie di fattori, in particolare quelli genetici, l’età degli interessati, l’azione degli ormoni e le abitudini di vita. In base alla posizione, si può operare una distinzione tra alta, media e bassa.
- Attaccatura alta: la prima inizia presso la sommità della testa, facendo apparire il volto e la fronte più ampi.
- Attaccatura media: si può invece parlare di attaccatura media nel caso in cui la linea di origine dei capelli venga a posizionarsi in una posizione centrale oppure leggermente spostata in direzione della metà superiore della fronte. Come al solito, proprio il giusto mezzo rappresenta una condizione di normalità e in questo caso la fronte risulta proporzionata se rapportata al viso.
- Attaccatura alta: le attaccature basse, simili negli uomini e nelle donne, danno alla fronte una apparenza più stretta e sono caratteristiche dei più giovani tra i primi e non a caso l’attaccatura bassa e diritta, viene solitamente indicata come giovanile. Le persone che hanno questo genere di attaccatura risentono meno del suo arretramento, in quanto l’esposizione del cuoio capelluto è comunque più limitata.
Se per quanto riguarda le donne quella più comune è quella media, nei maschi tale tipologia si presenta maggiormente negli adolescenti e nella prima fase della gioventù. Altre attaccature abbastanza comuni sono poi, quelle a campana, triangolari, irregolari e a picco della vedova per la donna, e l’attaccatura dritta nell’altra metà del cielo.
Attaccatura dei capelli: quando ci si dovrebbe iniziare a preoccupare?
Alta, media o bassa, molto spesso il gradimento per l’attaccatura va anche a dipendere dall’avvicendarsi delle mode. Nel caso in cui le caratteristiche della naturale attaccatura siano vissute come una sorta di attentato alla propria estetica, si può intervenire al fine di modellarla. Ad esempio, ricorrendo a tagli progettati con l’aiuto del proprio parrucchiere, così da mascherare la forma originaria dell’attaccatura.
Nel caso in cui si intenda correggerne una troppo bassa, ci si può poi sottoporre alla depilazione laser, mentre in caso di irregolarità o di picco della vedova, è possibile dare luogo alla rimozione dei capelli tramite una pinzetta, per poi modellarne la linea di crescita. Infine la tricopigmentazione, sempre più diffusa, grazie alla quale è possibile dare vita ad un vero e proprio tatuaggio in grado di imitare l’aspetto dell’attaccatura dei capelli. Se in questo caso l’effetto ottenuto non è permanente, è comunque possibile intervenire per ripristinarlo quando si renda necessario farlo, solitamente a distanza di 6 mesi o più, a seconda del livello qualitativo dell’intervento operato.