Migliorare il proprio sorriso ricorrendo a tecniche di estetica dentale è una necessità che negli ultimi anni sta diventando sempre più impellente rispetto al passato, quando ci si recava dal dentista esclusivamente per risolvere problematiche funzionali, dolori, o per sottoporsi a interventi. L’odontoiatra è una figura professionale che nel tempo si è evoluta ed alla quale, oggi, ci si rivolge anche per migliorare il proprio aspetto estetico.
Si parla di estetica dentale, quindi della ricerca di un sorriso impeccabile quando si vogliono coniugare esigenze di salute con quelle di bellezza. Nella società attuale l’aspetto esteriore riveste un ruolo predominante e il sorriso è uno di quegli aspetti che non possono essere in alcun modo tralasciati. Ecco perché sono in crescita interventi minimamente invasivi e calibrati in grado di migliorare funzionalità ed estetica della propria bocca, eliminando, così, dei comuni difetti estetici. Ad esempio, quante volte avete sentito parlare del classico spazio tra i denti o diastema?
Si tratta di una caratteristica che non possiamo propriamente definire inestetismo e che soprattutto se localizzato tra i denti incisivi centrali superiori, può risultare anche sgradevole alla persona che lo ha (anche se numerose personalità del mondo dello spettacolo presentano questo diastema e sfoggiano comunque il loro sorriso senza preoccupazioni).
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Difetti dei denti: correlazioni con problemi all’organismo
Non dimentichiamoci, però, delle correlazioni negative che problematiche di natura prettamente estetica possono avere sull’intero organismo. Un semplice difetto che può essere considerato estetico come ad esempio una malocclusione, o un’affollamento dentale può anche correlarsi negativamente e dare problemi posturali o fastidi alla muscolatura.
Infatti un sorriso non perfettamente allineato,in cui una errata occlusione mandibolare determina un compenso non fisiologico nell’utilizzo dei muscoli masticatori e del distretto oro-facciale. Pertanto potremmo avere fastidi diffusi a livello neuromuscolare, che dalla zona mandibolare possono diffondersi anche alla muscolatura del collo, con la quale vi è un rapporto stretto, fino ad arrivare a fastidi e problematiche che possono riguardare schiena e muscoli cervicali.
In alcuni casi è il nostro corpo a reagire a tali alterazioni arrivando ad assumere una posture non fisiologiche anche dette compensatorie, così da cercare di porre rimedio alla sensazione di fastidio. Questo appunto vuole evidenziare come un intervento di estetica dentale non è da vedersi sempre e soltanto come un mero vezzo, ma in certi casi può rappresentare anche un modo per prevenire fastidi e problematiche decisamente più serie.
Principali interventi di estetica dentale
Sono diversi i difetti della bocca che possono essere corretti grazie ad interventi di estetica dentale e senza dover ricorrere ad approcci invasivi chirurgici. La criticità maggiore è legata probabilmente ad una dentatura non lineare, disomogenea; i tradizionali denti storti, che in passato era possibile correggere esclusivamente con il noto apparecchio da denti fisso, realizzato con filature di materiali metallici e certamente non gradevole dal punto di vista estetico.
Tutt’oggi si ricorre a questo strumento, ma le ultime conquiste del settore hanno portato alla nascita di altri apparecchi certamente più performanti; è il caso ad esempio di Invisalign, sistema di mascherine dentali trasparenti. Oggi il trattamento estetico con l’apparecchio Invisalign ha cambiato la vita di molte persone che possono combattere uno degli inestetismi dei denti più odiati senza che dal di fuori si noti qualcosa.
Sbiancamento e faccette dentali
Tra i trattamenti di estetica dentale più richiesti vi sono poi lo sbiancamento e l’utilizzo di faccette dentali: lo sbiancamento dei denti è un must degli ultimi periodi, un trattamento che prevede il ricorso a specifiche tecniche per riacquisire il naturale colore dei denti, quel bianco che viene minato da fattori esterni quali cibo, fumo, alcool, incedere del tempo. Lo sbiancamento dei denti viene eseguito solitamente con un gel contenente perossido di idrogeno; un approccio semplice, per niente invasivo tantomeno doloroso per il paziente ed i cui risultati sono tangibili dopo pochi giorni.
Il ricorso alle faccette dentali invece prevede la copertura della superficie del dente che risulta essere rovinata, compromessa, scheggiata o alterata, grazie a piccoli gusci in ceramica che vengono applicati direttamente sul dente naturale andando a costituire una nuova “facciata” In sostanza una superficie esterna nuova per coprire eventuali difetti ed imperfezioni che contribuisce a donare ai denti un aspetto sano, oltre che bello dal punto di vista estetico.