Il settore dei cosmetici in Italia consegue da tempo risultati di eccellenza assoluta anche in tempo di crisi, come quella attualmente in corso. Un comparto molto ricco, in grado di garantire un notevole apporto al Prodotto Interno Lordo del nostro Paese nonostante le criticità proposte da un momento storico in cui agli effetti prodotti dal Covid sull’economia globale, si vanno ad aggiungere le solite difficoltà legate all’economia. Si parla di un mondo variegato, formato da tante strade e all’interno del quale trovano spazio realtà composite.
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Quanto vale il settore dei cosmetici in Italia?
Il settore della Cosmetica ha fatturato nel corso del 2021 quasi 12 miliardi di euro a livello nazionale. A fare la parte del leone è stata la Lombardia, ove sono concentrate il 55,1% delle imprese che ne fanno parte, che hanno venduto circa 3,7 miliardi di euro di prodotti sui mercati esteri. I dati in questione, tali da fare della cosmetica un fattore di peso all’interno del Made in Italy, sono contenuti all’interno di un’indagine condotta da Cosmetica Italia in collaborazione con Assolombarda e sono stati divulgati nel corso dell’evento “Economia della cosmetica: una filiera strategica che conta e si racconta tra responsabilità e innovazione”.
L’appuntamento ha dato inizio alla Milano Beauty Week, evento di settore che si è svolto tra il 3 e l’8 maggio e dedicato in particolare alla cultura della bellezza e del benessere in grado di promuovere il valore sociale, scientifico ed economico del cosmetico ed evidenziare per quanto possibile le peculiarità che rendono particolarmente forte la filiera cosmetica nel nostro Paese.
La cosmetica Made in Italy prevale nella parte alta dello stivale
Come abbiamo visto, quindi, è la Lombardia a rappresentare la parte geografica dominante nella cosmetica tricolore. Non si tratta di un caso isolato, considerato come il settore sia quasi interamente concentrato nella parte superiore dello stivale. Alle spalle della Lombardia per numero di imprese cosmetiche esistenti troviamo infatti l’Emilia-Romagna (con il 10,9%), il Veneto (6,8%), la Toscana (5,5%) e il Piemonte (5,1%). In totale, l’80% della produzione italiana avviene al Nord, con ovvie ripercussioni sul piano occupazionale, che vedono proprio nel Settentrione concentrarsi la gran parte dei 400mila addetti italiani.
Le prospettive per l’anno in corso
Per quanto riguarda l’anno in corso, i dati che stanno affluendo sembrano indicare un ulteriore rafforzamento per il settore della cosmetica in Italia. Il fatturato nel nostro Paese, alla luce dei numeri che hanno caratterizzato questa prima parte dell’anno, potrebbe condurre infine ad un traguardo di 12,5 miliardi. Ove questo risultato fosse effettivamente conseguito porterebbe ad un recupero delle posizioni pre-pandemia, quando erano poco meno di 12 i miliardi fatturati dalle imprese tricolori. Al dato complessivo dovrebbe dare un notevole apporto il commercio elettronico, che per quanto riguarda i prodotti di bellezza dovrebbe attestarsi a quota 870 milioni di euro, con una crescita pari al 23,2%, favorita anche in questo caso dai perduranti timori legati alle esigenze sanitarie.